La promessa di matrimonio, tra tradizione ed innovazione

La promessa di matrimonio ha un rituale molto antico ed articolato. Ai nostri giorni, è frequente che i futuri sposi vivano insieme o che comunque abbiano conosciuto già le famiglie d’origine prima della data delle nozze.

Quando la coppia decide di sposarsi, il ragazzo deve recarsi a casa dei futuri suoceri, presentarsi e parlare col padre. Questo atteggiamento pare anacronistico ma, in genere è piuttosto comune e serve per rassicurare i genitori della futura sposa. Soprattutto in passato, anche se l’usanza resiste in alcune zone d’Italia, è il fidanzato che si presenta alla famiglia della donna per chiedere di poterla sposare; in questo modo si ricalca la tradizione dell’uomo che chiede la mano della propria fidanzata al capo famiglia. Questa può essere un’occasione per fare conoscenza e per organizzare una riunione alla quale dovrebbero partecipare entrambe le famiglie d’origine. La fidanzata, dopo aver ricevuto l’anello, deve contraccambiare il fidanzato con un dono di valore.

L’annuncio ufficiale del fidanzamento avvenuto viene dato dal padre della ragazza.

Attualmente, i fidanzati decidono fra loro di contrarre matrimonio e dopo danno la comunicazione alle loro famiglie e solo dopo si pensa ad un momento conviviale nel quale fare conoscenza.

Dopo questo passo, avviene il dono di un anello di fidanzamento; si può trattare di un solitari, di un diamante o di una semplice fedina. Il tipo di anello viene scelto in base ai proprio gusti e alla disponibilità finanziaria. Di norma, si scegli un diamante ma qualsiasi altra pietra incastonata è adatta.

Il galateo suggerisce di non regalare anelli con le perle; queste ultime infatti, secondo la tradizione, portano lacrime e non sono considerate di buon augurio.

Per evitare sorprese o musi lunghi, è sempre meglio evitare e ripiegare verso altre pietre.

La tradizione vuole che la donna lo porti all’anulare sinistro.

Questa antica tradizione, risale all’epoca romana, e si fonda sul fatto che in passato si credeva che nell’anulare sinistro corre la vena che arriva fino al cuore. Solo il grande giorno, la sposa non deve indossare gioielli durante il rito: è ammesso che durante i festeggiamenti porti l’anello di fidanzamento oppure un prezioso che appartiene alla famiglia del marito.

Anche il dono di un anello, come promessa di un matrimonio futuro, è un gesto che viene dal passato e che si è tramandato nei secoli fino ad arrivare a noi.

Il momento nel quale l’uomo regala l’anello di fidanzamento alla sua promessa sposa è privato; può essere organizzato dopo una serata romantica, comunque è sempre auspicabile che non ci siano altri spettatori.

E’ bene che i genitori di entrambi si conoscano, magari ad una cena o ad un pranzo; se i fidanzati vivono insieme o comunque non coabitano più con la loro famiglia d’origine si può pensare ad una riunione durante la quale fare l’annuncio ufficiale. Anche se i genitori sono separati o divorziati è giusto che siano informati della decisione presa di convolare a nozze.

Un momento molto delicato è quello della presentazione della futura sposa ai futuri suoceri. In alcuni casi, le ragazze si sentono sotto esame e non ben accettate dalla madre; non sempre è così. Infatti, sono numerosi i casi di fidanzate e spose che hanno un ottimo rapporto con la propria suocera. La ragazza, deve cercare di mostrarsi disponibile, aperta e gentile senza per questo venire meno ai suoi principi e alle sue idee. Soprattutto in passato le mamme tentavano di fare un test per verificare che fosse proprio lei la donna adatta ai loro figli.

Il consiglio è quello di essere tolleranti e comprensibili e di farvi conoscere per quello che siete e per il sentimento che nutrite nei confronti di loro figlio.

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